domenica 8 novembre 2015

IL DISEGNO DI ODISSEO

Si riportano di seguito i versetti dal 241 al 254 del libro ventunesimo dell'Odissea di Omero.

[...] Attenti 
Ciò dunque udite che per voi disegno, 
Se a sterminar gli abbominati Achei 
Giove m’aiuta. Io sposa ad ambedue,
Io poderi darò, con bella casa                              245 
Dalla mia non lontana; e voi gli amici, 
Voi sarete del mio diletto figlio 
I compagni, i fratelli. E perché cessi 
Ogni incertezza, e siavi chiaro a prova 
Ch’Ulisse io sono, rimirate il segno                      250 
Che il bianco dente d’un cinghial m’impresse, 
Quando al Parnaso per cacciar cui figli 
D’Autòlico salii. – Ciò detto, ei sciolse 
La veste, e l’ampia cicatrice apparve.
[...]
Traduzione di P. Maspero
Statua di Ulisse, II sec d.C.

In questi versi l'eroe si mostra Filezio ed Eumeo, ai quali ha in precedenza svelato i propri progetti per liberare la casa dai Proci. Promette ai due amici una sposa e una casa non lontano dalla sua, sottolineando il legame di amicizia che intercorre tra i tre. Affinché non vi fosse più alcun dubbio sulla sua identità, Odisseo sfila la veste e mostra loro i segni lasciati dal morso di un cinghiale durante una battuta di caccia sul monte Parnaso.
Il libro completo, nella versione ebook, edizione 2010, la si può trovare questo sito.

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